Allenamento funzionale si o no?

Sempre più presente sulla bocca di tutti, molto amato, molto criticato e poco capito, parliamo di functional training.

L’allenamento funzionale non è solo utilizzare attrezzi come palle mediche, funi, kettlebell e fare esercizi strani, come dice la parola stessa è un allenamento che predilige la funzione di un muscolo piuttosto che la sua azione.

Noi siamo il risultato di migliaia di anni di evoluzione e di adattamenti all’ambiente che ci circondava, il nostro corpo si è specializzato in alcuni tipi di movimenti che possiamo definire fondamentali: Tirare, Camminare, Strisciare, Spingere, Accovacciarsi, Girarsi, Piegarsi, Correre.

Fino a non molto tempo fa questi movimenti erano alla base di qualsiasi attività quotidiana, ma ora, con l’avvento della tecnologia, non siamo più costretti a muoverci, dobbiamo solo stare seduti e schiacciare dei tasti.

Questo cambiamento radicale ha portato  ad un impoverimento del nostro bagaglio motorio e, come se non bastasse, è intervenuta in forma sempre più prepotente, l’idea di allenamento in isolamento muscolare svolto grazie a dei macchinari  con posture preimpostate.

Questi macchinari con i relativi esercizi sono molto utili in condizioni particolari, come la riabilitazione, ma nel caso in cui l’utente debba acquisire o rafforzare un particolare schema motorio sono più dannosi che utili. Questo perchè solo in rarissimi casi noi compiamo, nella vita di tutti i giorni, dei movimenti in isolamento muscolare. Così facendo aiuteremo il nostro corpo a dimenticare come si fanno lavorare i muscoli in sinergia secondo le normali catene muscolari.

Abbiamo accennato il concetto di azione e di funzione del muscolo, cosa significa allenare un muscolo per la sua funzione? E che differenza c’è con l’allenamento secondo la sua azione?

Allenare un muscolo secondo la sua azione significa eseguire esercizi che ci permettano di contrarre il muscolo target, concentrarsi invece sulla sua funzione significa non ricercare solamente la sua contrazione, ma di arrivarci con modalità ben precise, allenando quindi la funzione per cui questo muscolo si è evoluto.

Un classico esempio è il lavoro pliometrico che si fa saltando su un box, si allenano più o meno gli stessi muscoli che intervengono facendo lo squat ma in un modo completamente diverso, costringendoli quindi, a contrarsi nel più breve tempo possibile per riuscire a generare una forza molto superiore a quella di gravità e staccarsi dal suolo.

 



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