Conosci te stesso.

“Impara a conoscere te stesso”.

Classico slogan di classici percorsi di crescita personale.

Siamo continuamente bombardati da slogan e frasi motivazionali e, probabilmente, nemmeno chi le utilizza ne conosce pienamente il significato.

Cos’è la consapevolezza e come la si trova?

La consapevolezza è un processo cognitivo.

Possiamo definirla come la capacità di conoscere ciò che percepiamo e di capire i nostri comportamenti e reazioni.

In poche parole, cosa succede dentro e fuori di noi.

Dove si trova? Si può comprare?

A prima vista sono banali, ma se ci pensiamo bene sono le domande a cui danno le risposte la maggior parte dei venditori di fumo.

La consapevolezza non si può comprare, nè con un corso da 300 euro nè con quello da 10.000 euro.

L’unica cosa che si può comprare è l’esperienza, sopratutto in prima persona, di chi ti propone un corso. Quindi, per essere sicuri del nostro acquisto, dovremmo capire se vorremmo essere come la persona che ricopre il ruolo di coach.

Per quanto riguarda il “Dove”, non c’è una risposta precisa, la consapevolezza si trova di sicuro dentro di noi, però è ben nascosta e nessuno sa bene dove.

Fondamentale è, quindi, esplorare bene se stessi da ogni punto di vista perché qualsiasi cosa può essere un ottimo indizio in questa caccia al tesoro.

Come si fa a capire come funziona qualcosa?

Semplicissimo, vedendo come si muove!

Avete mai provato a montare qualcosa che avete comprato, o vi siete mai cimentati in riparazioni varie?

Sicuramente lo avete fatto, e magari, senza istruzioni.

Sono sicuro che prima di metterci le mani però, avete osservato bene come si muoveva e quale era la funzione di ogni sua parte.

E’ per questo che per un perfetto sistema di crescita dobbiamo lavorare sia sul corpo sia sulla mente.

Ognuno di questi due punti potrà dare buoni risultati, ma per raggiungere l’eccellenza dobbiamo lavorare su tutti e due.

Il ruolo del professionista.

Sia a livello mentale che a livello fisico, abbiamo bisogno di un coach, una persona che sa quello che fa, non solo perché ha studiato, ma anche perché ha affrontato questo percorso prima di noi, sapendo cosa si prova e quali sono le variabili in gioco.

Deve essere una persona di una certa apertura mentale che sia sempre pronto a mettersi in gioco e rivedere le sue convinzioni. Una persona in continua evoluzione, che si adatta ad ogni situazione.

Non c’è cosa più sbagliata del credere in una assoluta verità, del credere di avere ragione sempre e comunque e di non avere più nulla da imparare.

Lo vuoi un ottimo consiglio? Osserva le cose sotto un altro punto di vista, pensando come quando eri bambino o come quando eri adolescente. Prova ad osservarle stando in piedi e poi stando sdraiato per terra. Ripudia per un attimo quello che pensi di conoscere di già e apriti ad un nuovo modo di percepire le cose.

Cambierà tutto, dentro e fuori di te!

Il movimento come chiave di lettura.

Un’altro strumento fantastico che ti aiuterà enormemente è l’osservazione del tuo corpo che si muove.

Mettiti davanti ad uno specchio e osservati mentre ti muovi. Cerca di capire la sensazione che ti provoca un certo movimento.

Noi viviamo di sensazioni ed emozioni, qualsiasi stimolo sensoriale risveglia in noi ricordi ed emozioni sopiti da tempo. Così facendo si può andare a lavorare sia su blocchi fisici che emotivi.

Precursore e grandissimo esperto di questo argomento era Moshe Feldenkrais, ingegnere ed esperto di arti marziali (prima cintura nera di Judo in Europa), che decise di cominciare a studiare fisiologia ed anatomia per risolvere un problema che aveva al ginocchio.

Il vero approccio funzionale al movimento è questo, capire il perché di un movimento, le sue cause e i suoi effetti, ed utilizzarlo per raggiungere un obiettivo.

Con il movimento si possono risolvere la maggior parte dei problemi, l’importante è iniziare!

Affidati ad una persona che pensa diversamente da altri per avere risultati che gli altri non possono darti.

Ciao.

 

 



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